“Allah ‘u akbar”. Poi l’inferno. Ieri pomeriggio la sezione del carcere di Piacenza, dove sono ospitati i detenuti più facinorosi, è esplosa in una rivolta senza precedenti.
Per protestare contro la situazione del sistema carcerario, una decina di stranieri ha distrutto tutto quello che gli capitava a tiro: inneggiando ad Allah e ai tagliagole dello Stato islamico hanno così devastato televisori, letti, rubinetti e termosifoni. Fortunatamente non è rimasto ferito il personale che è dovuto intervenire in assetto antisommossa. Grazie alla professionalità della polizia penitenziaria non è stato necessario utilizzare la forza, ma al termine di una serrata trattativa la situazione è tornata alla normalità.
Nella sezione A del carcere piacentino sono recluse quindici persone: un solo italiano e quattordici magrebini. Inneggiando all’Isis, ad Allah e al jihad, due detenuti nordafricani hanno dato il via a una rivolta che ha devastato l’intera area detentiva rompendo telecamere, suppellettili e tutto quanto era possibile distruggere.
“A un certo punto – spiegano Giovanni Battista Durante e Francesco Campobasso del Sappe – uno di loro ha impugnato l’idrante ed ha riempito la sezione di acqua, fino a farla arrivare al piano di sotto”. Per sedare la rivolta, che ha causato circa 20mila euro di danni, sono stati richiamati in servizio quindici agenti, che sono entrati nella sezione con caschi e scudi, ma senza manganelli, non reperibili in quel momento.
“Uno dei due magrebini che hanno dato il via all’assalto – denuncia il Sappe – aveva già inneggiato dopo la strage di Parigi”. Eppure nessuno ha mosso un dito. Adesso il sindacato ha chiesto l’intervento del Guardasigilli Andrea Olando.
Nelle carceri italiane ci sono oltre 10mila detenuti di fede islamica. Di questi almeno 300 sono monitorati per aver manifestato la propria adesione ai fenomeni di radicalizzazione. I due detenuti, al momento dei fatti, sembra che fossero anche ubriachi.
La PP.PP. deve trattarli bene questi Magrebini perché il loro Allah è solo sintomo di guerriglia per far capire che nei carceri italiani comandano loro. Ma quando mai! Cari amici PP “Fateli santi” e non martiri, poi martiri di chi, del “Terrore”. DATECI DENTRO E STRAMAZZATELI ………….. Sono solo fanatici che non portano a nulla di buono. Quello che mi dispiace e che dobbiamo mantenerli noi italiani, sarebbe opportuno far scontare la loro pena nella loro nazione a: banane e pane ed acqua. Sono solo traditori della loro patria se si trovano in Italia.