San Vincenzo, l’Istituto di biologia ed ecologia marina di Piombino (Ibem) segnala che si tratta di una specie aliena nel Mediterraneo ed estremamente velenosa.
SAN VINCENZO. Lo incrocia passeggiando sulla spiaggia. Incuriosito scatta una fotografia e chiede chiarimenti all’Istituto di biologia ed ecologia marina di Piombino (Ibem), per sapere cosa fosse quel pesce spiaggiato. Il ritrovamento si deve a Roberto Fulceri mentre la risposta arriva dal direttore dell’Ibem Roberto Bedini: «Il pesce è stato determinato tassonomicamente come pesce palla argenteo tossico Lagocephalus sceleratus (Gmelin, 1789) originario del Mar Rosso ma presente ormai anche in Mediterraneo».
All’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) sono arrivate segnalazioni di catture dal 2013 soprattutto lungo le coste dell’Italia meridionale. «L’ultima dalla Calabria – dice Bedini –, ed ora questa presenza nelle nostre acque. Abbiamo avvisato gli uffici Ambiente del Comune di Piombino e di San Vincenzo e segnalato il ritrovamento all’Ispra, all’Arpat e all’assessorato all’Ambiente della Regione Toscana».