I bene informati, che poi sono i soliti maligni, sostengono che la mossa di Salvini serva in realtà proprio a bruciare la Meloni e quindi ad eliminare la più pericolosa, o per meglio dire unica, rivale per la leadership della destra “antiberlusconiana”. Sono, ovviamente, pettegolezzi da bar e fantapolitica, ma l’unica cosa che potrebbe mettere in discussione questo eventuale piano sarebbe la vittoria di Giorgia Meloni a Roma.
Che, infatti, non ha per nulla preso bene le parole di Salvini, il quale ha poi aggiustato il tiro correggendosi qualche ora dopo: “Al ballottaggio andranno Raggi e Meloni”. Probabilmente non basterà, considerando il fatto che lo stesso leader della Lega, intervistato da Lucia Annunziata, ha ripreso a flirtare con Berlusconi, proponendo un ritorno all’alleanza di centrodestra alle politiche per sconfiggere Renzi.
Alleanza già sperimentata a Milano, dove la Lega appoggia senza riserve il candidato unitario Stefano Parisi, su cui Salvini non ha nulla da ridire neppure quando annuncia di voler celebrare le unioni gay.
Insomma, un leader della Lega che appoggia la Meloni a Roma, annuncia di voler votare il Movimento 5 Stelle in caso di ballottaggio senza la leader di Fdi e non rinuncia a provare a ricucire con Berlusconi. Un vero giocatore di poker. Potrà fidarsi la Meloni?
Riccardo Ghezzi
16/5/2016