Su Change.org c’è addirittura una vecchia petizione, firmata da oltre 14mila persone, per ‘togliere dolci, caramelle e snack” dagli espositori vicino alle casse, mettendo i genitori nella scomoda posizione di dover dire di ”no”.
“Si tratta di una scelta di marketing molto aggressiva – si legge nella petizione – perché colpisce soprattutto i più piccoli e diventa ancor più inaccettabile considerando i problemi di sovrappeso che interessano il 30% dei bambini e molti adulti”. A orientare l’esposizione dei prodotti c’è il cosiddetto ‘category management’ ossia, spiega il docente, “logiche che li aggreghino secondo dei criteri di natura merceologica o di funzione di utilizzo per il consumatore”. E’ il caso, per esempio, “degli scaffali in cui si trova il tè, caffé, biscotti e marmellata” per la colazione. “C’è sempre più attenzione anche al banco della frutta e della verdura, che è molto colorato, che è molto ben curato, proprio per dare al consumatore anche l’idea di un prodotto fresco che poi tendi ad associare al punto vendita”. Colore, ma anche musica. “Rientra negli stimoli sensoriali – conclude -, la ‘colonna sonora’ della vostra spesa dovrà essere piacevole, ma non eccessivamente invasiva perché altrimenti diventa un elemento che respinge”.
fonte: Leggo
22 Maggio 2016