TERREMOTO EMILIA: ARRIVA L’ESPOSTO CHE FA TREMARE LA REGIONE

Le responsabilità politiche del PD regionale di allora, soprattutto nella persona dell’Assessore alla Protezione Civile-Ambiente-Territorio, Paola Gazzolo, ancora  – insiste Spica – paradossalmente presente nella Regione Emilia-Romagna, con i suoi tecnici (in primis Luca Martelli) sono quindi meritevoli di un attento vaglio legale che consenta di comprendere se sia stato omesso illecitamente il monitoraggio di queste prese di posizione di comuni della Regione Emilia Romagna, lasciando le cittadinanze esposte a rischi di crolli di edifici, che poi si sono puntualmente verificati, con la sequenza sismica distruttiva del 2012. Altresì l’Esposto verte sul perché non furono e non sono adeguatamente lasciati – gli studiosi nazionali con diverse vedute scientifiche – liberi di esprimere le loro particolari posizioni e pareri, in convegni organizzati dalla Regione Emilia Romagna stessa, con episodi fino ai giorni nostri (Marzo 2016). L’Esposto si domanda, in questo contesto, come mai l’Assessore Paola Gazzolo, in una sua lettera protocollata “Regione Emilia-Romagna” ancora pubblica sul sito web della Regione Emilia Romagna stessa e datata 1/8/2014, sembra mettere di fatto ed in maniera continuativa, il bavaglio alla Ricerca Nazionale, sulla possibilità di esprimersi pubblicamente circa i cosiddetti transienti tettonici-chimiciidrologici connessi eventualmente ad imminenti terremoti in Emilia-Romagna, contro ogni regola etica e contro la Costituzione Italiana, che prevede libera ricerca e libera espressione dei pareri scientifici nel Paese prima ancora che  – chiude il consigliere di centrodestra – in una Regione di esso. Prove e testimonianze riconducono ad atti presuntamente illeciti e presuntamente illegali, mettendo in serio rischio la salute dei cittadini emiliani qualora la “Politica Deviata” viene prima della Scienza onesta, consapevole e competente, ora isolata e progressivamente scappata dalla Regione Emilia-Romagna, viste le ripetute e palesi intimidazioni ed intimazioni di cui è rimasta palese traccia”.

Riccardo Ghezzi

23/5/2016