Renzi “spennato”, un grosso guaio. Gli arriva una cartella pazza di Equitalia: e ora..

“Ho appena ricevuto un messaggio da mia moglie. Dice che mi è arrivata una cartella di Equitalia da pagare”. Così Matteo Renzi al G7, in uno scambio coi colleghi subito dopo il termine dei lavori.

“Devo pagare duemila euro! E sa perché? Mi sono perso una multa, dovevo pagarla ma l’ho smarrita. Mia moglie me l’aveva data da pagare, ma io l’ho persa e poi me ne sono dimenticato. Ora mi tocca tirar fuori duemila euro ad Equitalia per una contravvenzione di tre anni fa”, aggiunge un po’ rassegnato.

Il punto, però, è che Renzi non si sente “in colpa” col Fisco. Anzi, tutt’altro. Come molti vessati da Equitalia e affini, anche il premier, ora, si sente vessato. “Erano i giorni dell’incarico con le riunioni, gli incontri al Quirinale – ha aggiunto coi colleghi -. Mi è proprio passata di mente e non l’ho nemmeno cercata”. Una distrazione, che conta carissima.

E il premier non si fa sfuggire l’occasione per spostare l’attenzione del problema: “Ecco – afferma mentre, stando al racconto de Il Messaggero, il portavoce Filippo Sensi provava a dissuaderlo -, dovrei spiegare perché occorre riformare Equitalia su Facebook proprio partendo da questa storia”.

Poi ci ripensa: “No, meglio di no. Meglio non farlo, perché altrimenti sai che dicono! Comunque la riforma di Equitalia va fatta. Basta con queste cartelle. Le tasse e le multe si devono pagare con un clic, un sms”.

LiberoQuotidiano
28 Maggio 2016