CLAMOROSO RENZI: ‘RISCHIA LA GALERA’. ECCO COSA STA SUCCEDENDO

L’ombra delle manette per Matteo Renzi. A sostenerlo, forse provocatoriamente ma “Costituzione alla mano”, è niente meno che sul Corriere della Sera il più illustre (e influente) costituzionalista italiano, Michele Ainis.

Da sempre considerato molto vicino a Giorgio Napolitano, l’esperto ha scritto un editoriale di fuoco contro il premier e il suo invito all’astensione sul referendum delle trivelle. A suo avviso la battaglia contro il quorum è una “deriva ingannevole e sleale”

“Approfitta della quota d’astensionismo fisiologico per sabotare il referendum – scrive Ainis -, sommando agli indifferenti i contrari, mentre i favorevoli non hanno modo di moltiplicare il sì, mica possono votare per due volte. Dunque l’appello all’astensione è un espediente, se non proprio un trucco, come affermò Norberto Bobbio nel 1990”.

Perché Renzi rischia la galera – La bacchettata del costituzionalista è diretta anche allo stesso Napolitano, che aveva a sua volta definito “pretestuoso” il referendum invitando di fatto gli italiani a disertare le urne.

“Il voto è anche un diritto. E ciascuno resta libero d’esercitare o meno i diritti che ha ricevuto in sorte – spiega però Ainis -. Ma questo vale per i cittadini, non per quanti abbiano responsabilità istituzionali. Loro sono come i professori durante una lezione: non possono dire tutto ciò che gli passa per la testa, perché hanno un ascendente sugli allievi, e non devono mai usarlo per condizionarne le opinioni”.

Non è solo una questione etica o morale, perché, e qui arriva il ballo, Ainis ricorda come esista una norma che condanna al carcere chi induce all’astensione: “è l’articolo 98 del testo unico delle leggi elettorali per la Camera, cui rinvia la legge che disciplina i referendum.