“La ripresa è ancora da consolidare. Le previsioni di consenso indicano per l’Italia il ritorno ai livelli di reddito precedenti la crisi in un tempo non breve; sono deludenti le valutazioni sul potenziale di crescita della nostra economia. Si deve, e si può, fare di più”. E’ questo il messaggio lanciato dal Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco nelle considerazioni finali dopo aver ricordato che “usciamo lentamente, con esitazione, da un lungo periodo di crisi, non solo finanziaria ed economica”.
“L’evoluzione del contesto macroeconomico rischia di ostacolare il conseguimento” della riduzione del rapporto tra debito pubblico e pil “nel 2016, uno stretto controllo dei conti pubblici e la realizzazione del programma di privatizzazioni possono consentire di avvicinare il più possibile il rapporto tra debito e prodotto a quanto programmato e garantirne una riduzione significativa nel 2017”.
Le banche italiane devono agire sui “costi, inclusi quelli per il personale agendo su qualità e quantità degli organici”. Lo chiede il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco secondo cui occorre proseguire “nella riduzione degli sportelli” adeguando “il modello basato su una diffusa presenza territoriale”. Secondo il governatore “azioni ancora più determinate e tempestive” sui costi “saranno indispensabili” per gli istituti in difficoltà attenuando le “ripercussioni sui dipendenti” grazie alle nuove norme sul fondo di solidarietà.
“Benessere e sicurezza sono beni primari: il tentativo di garantirli dando alle sfide globali risposte frammentate, di tenere le minacce fuori dall’uscio di casa tornando a erigere barriere nazionali ha però ben poche probabilità di riuscita; causa danni certi e ingenti”. Visco chiede un “salto di qualità” in Ue trovando unità su materie fondamentali, quali la gestione dell’immigrazione, e cita Altiero Spinelli che voleva un’unione “che spezzi decisamente le autarchie economiche”.