Sara, difesa choc di Vincenzo “Non mi ricordo, fumo canne e…”

“Innanzitutto contesto che si sia trattato di un gesto premeditato”. È cominciato così l’interrogatorio che Vincenzo Paduano, in carcere per l’omicidio di Sara Di Pietrantonio, ha reso al gip Paola Della Monica che ne riporta ampi stralci nell’ordinanza di custodia cautelare.

“Non saprei ricostruire perfettamente la scena – ha proseguito l’indagato -, ho dato una versione nei giorni scorsi, probabilmente ne darò altre. Mi sono state proposte delle ipotesi su come potrebbe essere andata la vicenda, io ne ho in mente varie, non so quale sia quella vera. Faccio uso di cannabis. Il quantitativo di stupefacente che mi è stato ritrovato ce l’ho da Natale e solo per mio uso personale. Non mi è chiaro quanto accaduto. Sono certo che non era un gesto premeditato perchè mai avrei voluto farle del male”.
Sara Di Pietrantonio aggredita 7 giorni prima dell’omicidio da Paduano
Intanto c’è un altro retroscena dalla vicenda da non sottovalutare. Prima della morte, Sara Di Pietrantonio aveva già subito un’aggressione da parte del suo ex fidanzato, Vincenzo Paduano. A rivelarlo è l’ordinanza a carico del killer reoconfesso della ragazza. A quanto pare l’episodio sarebbe accaduto tra il 21 e il 22 maggio scorso. A difendere la ragazza era intervenuto il nuovo fidanzato Alessandro. Dopo il tentativo di aggressione, Paduano era scomparso nel nulla. Salvo poi farsi vivo con messaggi di minacce e poi l’ultima sera quella dell’omicidio in cui ha localizzato con un app la sua ex ragazza. Sara aveva parlato con un’amica di quell’aggressione e le aveva confidato che temeva che l’ex potesse spiare le sue conversazioni sui social.