Mercati, è un venerdì nero di crolli Gli investitori temono l’effetto Brexit
Crollo improvviso delle borse europee nell’ultimo giorno di contrattazioni della settimana. I mercati temono l’avvicinarsi del voto del 23 giugno sul Brexit, la possibilità per la Gran Bretagna di uscire dall’Unione Europea. A pesare sullo scetticismo europeo anche i dati sul mercato del lavoro negli Stati Uniti che non lasciano ipotizzare scenari di ripresa nel breve periodo.
A Piazza Affari il calo è generalizzato: crollano tutti i titoli bancari e reggono solo quelli legati al petrolio. A testimoniare le preoccupazioni degli operatori il ritorno di interesse sui cosiddetti beni rifugio, con la crescita degli acquisti in oro e il calo ai minimi dei rendimenti sui titoli di Stato.
“Tra i singoli titoli – si legge in un’analisi della versione online del sole 24ore – attenzione a Unicredit sempre in attesa della nomina del nuovo ceo che,secondo quanto ha dichiarato il presidente Giuseppe Vita in un’intervista al Sole 24 Ore, dovrebbe avvenire entro due mesi. In calo tutte le banche, con il Banco Popolare (e i diritti dell’aumento) e la promessa sposa Bpm tra i peggiori”.
Sull’Italia, in particolare, pende la decisione dell’agenzia Moody’s, prevista per la serata di oggi, di una eventuale revisione del rating dell’Italia che, comunque, non dovrebbe destare preoccupazioni particolari.
A far tremare investitori e mercati, dunque, sembrano essere principalmente i britannici.
FONTE: Italia Ora
10 Giugno 2016