IL PD TRA IL CONTE MAX E LA STANGATA

Chi vota il PD di Renzi, anche solo appoggiando il referendum con il Sì, appoggia il partito dei rapporti con i poteri finanziari, di cui ormai da tempo abbiamo tutte le prove: dalla cena di finanziamento con il finanziere off shore Davide Serra al salvataggio di Banca Etruria del papà e parenti vari del ministro Boschi; dai decreti per rimborsare i risparmiatori truffati che hanno perso tutto, ancora di là da venire alla politica fiscale, con l’alleggerimento del già leggerissimo falso in bilancio, all’innalzamento delle soglie di non punibilità penale per dichiarazioni infedeli e omesso pagamento IVA, triplicazione della soglia per l’uso del contante, voluntary disclosure per chi ha portato illecitamente soldi all’estero. E per finire con la politica energetica del governo Renzi, e l’allungamento a vita delle concessioni per le trivellazioni in mare, emendamento ad hoc per le multinazionali petrolifere, che possono scavalcare autorità locali, portarsi a casa il nostro petrolio e lasciarci poche royalties, pochi posti di lavoro, molti danni ambientali.

C’è bisogno d’altro?

Quindi non sono di sinistra, non sono di centro, non sono cattolici. Sono solo il partito de “La stangata”. Ed i polli da stangare/fregare siamo noi.

Roma, 8 settembre 2016

Massimo Martini