Nel 2013 la Francia si era trovata sola quando avrebbe voluto bombardare il regime di Bashar el Assad. Ancora oggi gli europei fingono di non sapere che l’unico modo per battere il terrorismo nelle nostre città è infliggere allo Stato islamico una sconfitta militare definitiva sul territorio che occupa. Per avere una Difesa comune occorre un’unica politica estera e l’Ue non è in grado di averla neppure su un paese candidato come la Turchia. Ad Ankara Mogherini ha dovuto prestarsi a un esercizio di equilibrismo per salvare l’accordo sui migranti (sulla liberalizzazione dei visti si continua a negoziare) senza rinunciare a qualche critica a Erdogan (la discussione è stata “approfondita”). Prima di lanciarsi in progetti di un futuro esercito, l’Ue dovrebbe mettersi d’accordo su quale politica estera fare oggi.
Fonte: Il Foglio
Roma, 11/9/2016