La vignetta del settimanale satirico francese Charlie Hebdo sui terremotati italiani aveva indignato e spinto a chiedersi se fosse il caso di introdurre limiti e paletti alla satira.
Quelle vittime del terremoto schiacciate dalle macerie e paragonate dal vignettista francese alle lasagne avevano offeso la sensibilità di molti italiani e non solo.
Successivamente, lo stesso autore della vignetta aveva pubblicato un ulteriore disegno di spiegazione in cui si spiegava agli italiani che non era il Charlie Hebdo a costruire le case nel Belpaese, ma la mafia. Una didascalia, quest’ultima, che aveva palesato una certa superficialità e soprattutto tendenza ad avallare pregiudizi e stereotipi da parte degli umoristi neri del Charlie Hebdo. Forse era umorismo nero, certo non è stata satira sociale e politica perché di “impegnato” ha avuto ben poco.
Una caduta di stile.
A mettere tutti d’accordo sempre essere la decisione del Comune di Amatrice, che ha pensato di querelare la rivista francese.
La denuncia querela per diffamazione aggravata nei confronti del Charlie Hebdo è stata presentata questa mattina presso la procura del tribunale di Rieti. La firma è dell’avvocato Mario Cicchetti,legale dello stesso Comune.
Il Comune di Amatrice querela Charlie Hebdo
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