Necessaria premessa alla lettura di questo post: stiamo per parlare di crudisti, persone cioè che si nutrono esclusivamente di verdure e frutta crude, ingerite così come sono o al più frullate, tritate, essiccate ma a una temperatura massima di 45 gradi. In particolare, stiamo parlando di una crudista fondamentalista definita «fruttariana»: una crudista che mangia esclusivamente frutta.
Fine della necessaria premessa sulla dieta fruttariana. Se solo Paulo Coelho, lo scrittore brasiliano de “L’alchimista”, si rendesse conto dei danni causati dai suoi libri alle menti degli individui più suggestionabili, forse si andrebbe a chiudere in un monastero nel sicuramente amato Tibet, si mangerebbe la chiave con tutta la serratura e avrebbe come unica aspirazione quella di essere dimenticato dal consesso civile del mondo intero per omnia saecula saeculorum.
Purtroppo, però, manco più il Tibet è quello di una volta, e i supermercati di carabattole cinesi hanno preso il posto degli antichi monasteri, così come le antiche e profonde dottrine religioso-filosiche sono diventate paccottiglia new age da smerciare ai polli di turno, insieme al consueto contorno di parole passe-partout buone per ogni occasione quali le immancabili “consapevolezza”, “coscienza”, “compassione” e il solito repertorio che viene puntualmente sfoderato dai vari “guru” de noantri, ormai sparsi a bizzeffe per ogni angolo della Terra.