L’opinione pubblica cinese è sotto choc per un orribile delitto, che il Quotidiano del Popolo – organo del Partito comunista cinese – ha descritto oggi sulla sua versione in inglese come un dramma della povertà: una madre 28enne ha ucciso ad accettate i suoi quattro bambini, prima di togliersi la vita.
I fatti sono avvenuti il 26 agosto nella provincia settentrionale di Gansu. Yang Gailan ha portato i suoi piccoli in una stradina dietro la loro casa, nel villaggio montano di Agu, e li ha colpiti con un’ascia. Poi si è avvelenata. Otto giorni dopo anche il marito, Li Keying, è stato trovato morto nella foresta: sopraffatto dal dramma, anche lui ha ingerito veleno e si è ucciso.
Yang viveva col marito e i quattro figli, oltre che con i suoi genitori, in una casa poverissima. Secondo quanto racconta il giornale, morente, la donna ha confesato alla madre, sorridendo: “Sono stata costretta. Voi non capite. Non riesco a farvelo capire”.
La famiglia viveva in condizioni economiche estreme. Secondo quanto racconta il giornale, che è un organo ufficiale, nell’assegnazione degli aiuti sociali vi sarebbe stato del nepotismo e la famiglia, che non aveva gli agganci giusti, non sarebbe stata aiutata. Per verificarlo è stata aperta un’inchiesta.