Katia Dell’Omarino, 42 anni, lo scorso 12 luglio era stata picchiata con una tale violenza da perdere la vita. Il suo corpo era stato trovato sul greto di un fiume, orrendamente massacrato, con svariati colpi pure sulla testa. E’ successo a Sansepolcro, in provincia di Arezzo.
Poco più di due mesi dopo, le indagini su questo orrendo omicidio sembrano aver trovato un punto di svolta. E’ stato infatti arrestato un giovane di 24 anni, residente a San Giustino Umbro, in provincia di Perugia.
Decisiva la prova del dna: tracce del suo sono state trovate sul martoriato corpo della vittima grazie agli esami compiuti dai medici legali dell’università di Pisa.
Secondo la ricostruzione, i due avrebbero avuto un rapporto sessuale la sera del delitto. Poi, è scattato qualcosa che ha fatto perdere la testa al giovane. La violenza, le botte ripetute, i numerosi colpi alla testa e l’abbandono del cadavere sul ciglio del fiume.
Il ventiquattrenne umbro ora dovrà rispondere delle accuse di omicidio volontario aggravato dalle modalità crudeli. Una svolta che appare come la risoluzione di un caso che nei primi giorni di indagini era invece sembrato particolarmente nebuloso.
Riccardo Ghezzi
Roma, 16/9/2016