CARI NONNINI, VOI ANDATE VIA E CI LASCIATE NEI GUAI…

I due grandi vecchi che ci hanno lasciati oggi, Carlo Azeglio Ciampi, 95 anni, già presidente della Repubblica e del Consiglio dei ministri, e padre Gabriele Amorth, 91 anni, sacerdote paolino ed uno degli esorcisti più famosi al mondo, ci fanno riflettere su un problema che ormai comincia a preoccupare non solo il presidente dell’Inps, ma tutti gli italiani: la sostenibilità del sistema pensionistico italiano. Ma il problema non è più “ce la farà l’Inps a pagare le pensioni”, quanto purtroppo “quando salterà l’Inps?”.

Infatti l’attuale presidente dell’Inps Tito Boeri dice una cosa vera quando sostiene che i soldi degli stranieri servono anche a pagare le pensioni erogate oggi. Ma il ragionamento non può fermarsi qui. Dobbiamo considerare il sistema di competenza. E cioè calcolare che quello che viene versato oggi a fini contributivi è una anticipazione. Gli immigrati non stanno dando un contributo al Paese: stanno versando una somma che sta lì in attesa di essere restituita. Ecco perchè i contributi versati oggi dagli immigrati giovani non risolvono il problema dell’invecchiamento della popolazione: perché anche gli immigrati, ovviamente, invecchiano anche loro.

Per invertire la tendenza sull’invecchiamento, servirebbero flussi di immigrati tali da far affluire costantemente persone giovani, al ritmo di almeno 400-500 mila individui all’anno. Ma è altrettanto ovvio che questo creerebbe irrisolvibili problemi di integrazione. Dunque oggi l’ immigrazione non risolve il problema dell’invecchiamento, ma semplicemente lo sposta in avanti nel tempo. Gli immigrati ci danno una boccata d’ ossigeno. Poi però quando gli immigrati invecchieranno, i nodi verranno al pettine.

A spiegare tutto questo non è un populista qualsiasi, o un leghista xenofobo, ma il prof. Gian Carlo Blangiardo, docente all’Università di Milano Bicocca, uno tra i più autorevoli demografi in Italia, in un’intervista rilasciata al quotidiano Libero.