Così il Pd regala ai migranti i beni raccolti per i terremotati

Negli scatoloni bloccati nel Comune di Silea, targato Partito Democratico, ci sono alimenti e oggetti di vario genere raccolti e destinati ai terremotati del Centro Italia.

Beni di prima necessità, biscotti, cracker e giocattoli bloccati da 15 giorni, senza un motivo, nelle sale del Comune e nella vecchia casa del custode. Una situazione che sottolinea la mala gestione dell’amministrazione comunale.

Beni regalati ai migranti
“Nelle settimane scorse il Comune di Silea, su indicazione tra gli altri del sindaco Silvano Piazza, ha deciso di organizzare una raccolti fondi e beni per i terremotati di Amatrice e Accumuli colpiti dal sisma del Centro Italia” scrive Moreno Vanzin, Segretario della Lega Nord – Liga Veneta di Silea. Un gesto lodevole, ma come sottolinea il leghista è “stata organizzata alla cieca”. Nella sua denuncia pubblica, Vanzin spiega che “fin da subito infatti i responsabili della Protezione Civile avevano fatto presente come nelle zone interessate dalla tragedia non ci fosse bisogno di nulla, essendo la situazione in loco ormai ben sotto controllo. Nonostante questo avviso – prosegue il leghista – si è andati avanti con la raccolta e ora nessuno sa cosa fare con quanto rimasto in stallo in paese”.

La situazione sembra già critica così, con alimenti e beni di prima necessità bloccati nelle sale comunali con il rischio di andare a male. Ma a Silea si è andati anche oltre, e lo denuncia ancora il segretario della Lega Nord – Liga Veneta: “Da giorni poi, su non si sa bene quale base, i beni raccolti stanno venendo regalati a chiamata alla popolazione o concessi direttamente agli immigrati che vengono con camion e auto a fare incetta di quanto messo a disposizione dal Comune”. (Clicca qui per vedere la foto degli immigrati che portano via i beni ai terremotati)