Un nuovo studio su ratti suggerisce la relazione tra cellulari e tumori. I dati però non sono definitivi
Di cellulari e dei suoi possibili effetti sulla salute se ne parla molto spesso. Ora sono stati pubblicati in anteprima i risultati di uno studio realizzato dal National Toxicology Program, secondo cui l’esposzione alle radiofrequenze dei cellulari aumenta i casi di tumore nei ratti.
Il cellulare è uno dei dispositivi più utilizzati oggigiorno, anche se la sua immissione nel mercato è piuttosto recente: dai primi prototipi negli anni Settanta all’esplosione negli anni Novanta e a seguire. Con il tempo, però, si è diffusa la voce che i cellulari facessero male alla salute, spesso e volentieri senza alcuna prova. Come stanno le cose?
Il cellulare si basa sulla trasmissione di radiofrequenze e sarebbero queste a determinare i danni. La maggioranza degli studi è di tipo epidemiologico, ovvero si cerca di vedere in popolazioni molto grandi se esistono correlazioni di qualche tipo tra due eventi per poi ipotizzare una relazione di causa-effetto: questi studi hanno dunque forti limiti e la loro interpretazione è molto complessa (fonte e dettagli su Albanesi.it).
Come descritto sul sito dell’AIRC (Associazione Italiana di Ricerca sul Cancro) fino a qualche anno fa il rischio di tumori al cervello per l’uso di cellulari era da considerarsi davvero bassissimo. D’altra parte le abitudini delle persone stanno velocemente cambiando, con un uso continuativo ed esagerato che potrebbe “forzare” questi risultati.