Un centrodestra unito serve a tutti

Non chiediamoci cosa gli italiani possono fare per il centrodestra, chiediamoci cosa il centrodestra possa fare per gli italiani.
Parafrasando e capovolgendo una famosa frase più volte attribuita a Kennedy sugli Usa, gli americani e il loro ruolo, è in effetti il momento di attendere anziché agire.
Non è questo il tempo in cui i singoli militanti, elettori, simpatizzanti, curiosi possano fare qualcosa per ricostruire il centrodestra, ma è semmai il momento in cui tocca al centrodestra dimostrare qualcosa a militanti, elettori, simpatizzanti, curiosi, giovani, anziani e di mezza età.
In fondo, stiamo parlando della coalizione che, nonostante tutto, ancora racchiude almeno 1/3 degli elettori e su cui sembrano rivolgersi maggiormente le simpatie degli astenuti.
Una coalizione che dal 1994 ad oggi è stata abituata a governare, per ben tre volte. La prima, nel 1994, per pochi mesi. La seconda, dal 2001 al 2006, per un’intera legislatura, pur facendo capo ad una coalizione spaccata, litigiosa e registrando pure una crisi di governo e un rimpasto nell’ultimo anno. La terza, dal 2006 al 2008, partendo con una maggioranza schiacciante ma poi perdendosi per strada e durando solo mezza legislatura.
Quattro governi in tre legislature, con a capo sempre lo stesso nome: Silvio Berlusconi.