“Non credevano ai loro occhi: i turisti pensano che in Italia non abbiamo servizi primari”. Dal vibratore al bidet al bar, cosa fanno i turisti stranieri in Italia

“Alcuni – racconta un’operatrice – quando hanno scoperto che le strutture sono dotate di acqua, luce e gas non credevano ai loro occhi. Pensano che non abbiamo i servizi primari”

Rioformaggio, Motorola, Cornaglia, Monteriomaggio, Venezia. Ci credereste se vi dicessimo che sono le Cinque Terre? Probabilmente no. E’ certo però che guide turistiche, ristoratori, albergatori e operatori hanno sentito queste strane affermazioni da migliaia di visitatori che si sono ritrovati a passare le vacanze in provincia della Spezia. Bontà loro, nessuno nasce con la scienza infusa e soprattutto se si viene da molto lontano è facile fare confusione con i posti e non capirne i nomi, ma il pasticcio che ne viene fuori strappa un sorriso nei giorni di pioggia.

Abitudini diverse e sorprese piccanti, come un vibratore dimenticato nelle lenzuola dell’albergo, mostrano un’altra faccia del turismo che alle porte dell’autunno CDS è andato a scovare parlando con gli operatori del settore turistico. E c’è da dire che ne hanno viste e sentite delle belle.

Le Cinque Terre sono isole. Bellissime e arroccate sul mare il fenomeno delle Cinque Terre, con un mitico scorcio che compare su internet e in passato tra gli screen saver di Windows 7, valica i confini d’oltre oceano già negli anni ’80 quando a Los Angeles in aeroporto troneggiava una gigantografia di Manarola . La curiosità per questi borghi che si incastrano nelle scogliere liguri è cresciuta a dismisura fino ad arrivare ai giorni nostri tra Cinque Terre Card e treni espressi. Non solo gli stranieri di oltre oceano vengono a visitarle da qualche tempo anche gli europei arrivano a frotte per ammirare queste meraviglie anche se a volte spunta un po’ di confusione a partire dalla conformazione dei luoghi che hanno scelto di visitare.

“Più di una volta mi è stato chiesto se le Cinque Terre fossero delle isole e come si potevano raggiungere – spiega una guida turistica – . Un’altra volta è capitato che vedessero un mezzo, simile allo shuttle dell’aeroporto, che caricava dei turisti e mi hanno chiesto se per caso a Volastra ci fosse l’aeroporto delle Cinque Terre. E’ capitato anche che volessero salire sui trenini che attraversano le vigne”.
“A me è capitato – racconta un’operatrice delle Cinque Terre – che volessero proprio salirci sul trenino, altri li ho visti che si avviavano verso monte chiedendo se in vetta ci fossero le spiagge. Una sera una turista, dopo aver mangiato, aveva paura ad attraversare il tunnel di Monterosso perchè era buio e temeva di essere rapinata “.