Quando un detenuto si uccide in cella è una sconfitta per tutti. Per lo Stato, innanzitutto. Ma anche per chi da anni si batte per denunciare l’emergenza carceraria, le carenze, le situazioni al limite del possibile. E’ il caso dei sindacati di polizia penitenziaria, che oltre al danno di operare in condizioni a dir poco precarie hanno recentemente subito la beffa di sentirsi rispondere che l’emergenza carceraria fosse ormai “superata”.
Non si direbbe. E le notizie che giungono da tutti gli istituti penitenziari d’Italia sembrerebbero smentirli.
E’ il caso ad esempio del suicidio di un detenuto tunisino, nel carcere di Lucca, che ha gettato nello sconforto il sindacato di polizia penitenziaria Sappe, che non ha mancato di sottolineare quanto da tempo cerca di denunciare e portare a conoscenza delle istituzioni sulla situazione delle carceri italiane.
Detenuto tunisino si impicca in carcere
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