Una patologia di cui tanti uomini evitano di parlare ma che può essere pericolosa: varicocele, impara a riconoscere i sintomi

Varicocele: vediamo quali sono i sintomi, la cura e le cause. Si tratta di un’alterazione patologica delle vene dei testicoli: si forma una dilatazione di queste vene, che generalmente determina un gonfiore nella zona corrispondente e che interessa il testicolo sinistro o quello destro. A questo sintomo si possono aggiungere altri fastidi, come, per esempio, il dolore. Per risolvere il problema, soltanto in alcuni casi è opportuno ricorrere all’intervento chirurgico, perché di solito il disturbo si risolve spontaneamente. Dopo l’operazione potrebbe comparire un idrocele, l’ingrossamento del testicolo.

SINTOMI
La maggior parte dei varicoceli è asintomatica, perché non comporta segnali evidenti, a parte il gonfiore testicolare. Soltanto in alcuni casi, il soggetto prova un senso di fastidio e una sensazione di dolore in corrispondenza del testicolo gonfio. Il dolore può diventare più forte, quando si rimane in piedi a lungo o quando ci si impegna in una stancante attività fisica. La sensazione dolorosa tende ad aumentare la sera e si riduce quando ci si corica a pancia in su.
Soltanto in casi molto rari il varicocele comporta delle complicazioni. Fra queste può essere ricordata l’atrofia testicolare, la riduzione delle dimensioni di uno o di entrambi i testicoli. Altra possibile complicazione rara del problema può essere costituita dall’infertilità. Secondo gli studiosi, infatti, il ristagno di sangue provocherebbe un aumento della temperatura attorno ai testicoli, fattore che, nel tempo, potrebbe mettere a rischio la formazione e la capacità di movimento degli spermatozoi. Per evitare che si giunga ad un livello simile, bisogna stare attenti e procedere con specifiche analisi, come, per esempio, lo spermiogramma: analisi del liquido seminale, per valutare la qualità degli spermatozoi.

CURA
Se si avvertono gonfiore e dolore allo scroto, bisognerebbe contattare il medico, per cercare di analizzare bene la situazione. La maggior parte dei varicoceli non ha bisogno di una cura specifica. Soltanto in alcuni casi rari occorre praticare l’intervento chirurgico, se il dolore non accenna a passare o se il medico riscontra atrofia testicolare. L’obiettivo dell’operazione consiste nell’isolare o nel bloccare le vene dilatate, spingendo il sangue venoso a prendere un percorso alternativo.

Ci sono diversi approcci chirurgici per trattare il varicocele.

Con la procedura tradizionale, viene praticata un’incisione in prossimità dell’inguine e si esegue l’isolamento delle vene testicolari dilatate. Il chirurgo, che può praticare varie incisioni, si serve di un microscopio o di un ecodoppler. Poi l’incisione viene richiusa. Dopo due giorni il paziente può tornare a svolgere le consuete attività della vita quotidiana più leggere e aspettare almeno due settimane per quelle più pesanti.
Con la procedura laparoscopica, l’intervento si riduce ad essere minimamente invasivo. Le incisioni, infatti, sono veramente minuscole, quanto basta per introdurre gli strumenti chirurgici, che sono necessari all’isolamento delle vene dilatate. Con la tecnica laparoscopica i tempi di recupero sono più brevi.