Il Coni si arrende alla Raggi: bloccata la candidatura di Roma 2024

Roma 2024 non ci sarà. Il braccio di ferro Coni-Comune è stato vinto dal sindaco pentastellato Virginia Raggi, che alla fine a costretto alla resa il presidente del Coni Giovanni Malagò. E’ proprio quest’ultimo ad aver rivelato di aver bloccato ufficialmente la candidatura olimpica di Roma 2024.
L’ha fatto con un chiaro annuncio: «Questa mattina ho scritto al Cio la lettera con la quale interrompiamo il percorso di candidatura di Roma 2024».
Poi, il presidente del Coni si è tolto qualche sassolino dalla scarpa: «Il Cio riconosce come interlocutori istituzionali soltanto i comitati olimpici. Chiunque può scrivere al Cio, ma l’unica lettera che conta è quella del presidente del Comitato olimpico. Ho sempre sostenuto che per portare avanti questo progetto servivano tre gambe ma una di queste, secondo me e secondo la stragrande maggioranza degli italiani, per motivi ideologici e demagogici è venuta a mancare quindi sono stato costretto mio malgrado ad interrompere questo percorso ad 11 mesi dal traguardo. Un progetto che sarebbe stato difficile da battere».
E ancora: «E’ da irresponsabili dire no e rinunciare ai soldi del Cio e del governo con cui si sarebbero realizzate le opere di cui la città ha bisogno. D’ora in avanti concentreremo sforzi e interessi esclusivamente sui nostri asset che a Roma sono il Centro di Preparazione Olimpica Giulio Onesti e il Parco del Foro Italico, un’area che il mondo ci invidia e sui quali la Coni Servizi da oltre un decennio ha investito e continuerà a farlo».

Sfumato la possibilità di candidare Roma per le olimpiadi, Malagò ha comunque deciso di candidare Milano per la sessione Cio 2019 «Ho deciso di candidare Milano per ospitare la sessione del Cio del 2019. È la prima data utile visto che nel 2017 la sessione si terrà a Lima e nel 2018, anno olimpico, sarà a Pyeongchang. Credo che la sessione del Cio del 2019 a Milano sia il nostro primo passo per riavvicinare l’Italia dopo questa inaccettabile interruzione di Roma 2024. Ne ho parlato col Governatore Maroni e col Sindaco Sala che si sono detti entusiasti».
E infine, la promessa di rivedere gli impegni: «Interrompendo il cammino di Roma 2024, è chiaro ed evidente che anche il Coni e la Coni Servizi dovranno rimodulare e rimodellare i loro impegni e le loro strategie sia in termini di sviluppo organizzativo sia di impiantistica sportiva», tra cui la «copertura del Centrale entro il 2019 altrimenti c’è il rischio che l’Atp, modificando i criteri di accesso al Master 1000, dequalifichi il Torneo oppure ci chieda altra sede, col rischio concreto che gli Internazionali possano andare altrove». Infine, «nell’estate del 2017 l’avvio dei lavori di ristrutturazione dello Stadio Olimpico così come richiesto dall’Uefa per gli Europei 2020 fortemente voluti dalla Federcalcio e dal Coni».

Riccardo Ghezzi
Roma, 12/10/2016