Meteo, non c’è da stare allegri: da metà Dicembre sarà un Italia sotto il gelo. Occhio al giorno

Le previsioni de ilmeteo.it parlano chiaro: da venerdì prossimo atteso un crollo delle temperature a causa dell’irruzione gelida di aria fredda verso il Nordest italiano

In questi giorni di grande incertezza circa l’evoluzione meteo a medio termine, con i due principali modelli, GFS e ECMWF in disaccordo totale tra loro, un valido aiuto può venire dall’analisi del grafico ENS.

SPAGHETTI, ISTRUZIONI PER L’USO – Come potrete vedere dall’immagine presente in questo articolo (GUARDA), facciamo riferimento allo scenario meteo per la città di Verona, dall’11 al 26 Dicembre; il grafico è riferito alle temperature a 850 hpa, ossia a circa 1500 metri, rappresentate sull’asse delle ordinate, mentre sulle ascisse abbiamo la linea del tempo, in questo caso l’intervallo tra l’11 e il 26 dicembre e la previsione delle precipitazioni.
La lunga linea rossa che divide orizzontalmente l’immagine è la media trentennale delle temperature, per la città in analisi (Verona).

Tutte le linee colorate (gli spaghetti appunto,ndr) rappresentano venti differenti scenari circa l’andamento dei valori termici a 850 hpa. Questi scenari sono stati opportunamente cambiati variando parametri atmosferici. Dall’11 Dicembre inizia una discesa, lenta ma costante

Più le linee sono vicine tra loro e maggiore sarà la probabilità che si verifichi ciò che indicano, al contrario, più saranno distanti, più incertezza sull’evento.

GFS, RUN UFFICIALE – La linea verde grossa rappresenta l’uscita odierna del modello GFS: seguendone l’andamento notiamo che si discosta parecchio da tutte le linee presenti nel grafico.

GELO DAL 17, COME MAI? – Come possiamo notare è presente un crollo ulteriore delle linee a partire dal 16 Dicembre, indice di una probabile irruzione gelida verso il Nordest italiano (prendiamo in considerazione, appunto, la città di Verona): le linee però sono ancora distanti tra loro, per cui vi è una discreta incertezza, ma gli scenari per così dire “caldi” sono pochi e isolati (evidenziati dalla linea celeste che tende a salire verso l’alto, al di sopra della media trentennale).

CONCLUSIONE – Dall’analisi del grafico “a spaghetti” (come viene chiamato in gergo) è molto probabile un’irruzione gelida verso l’Italia subito dopo la metà del mese: non bisogna, pertanto, osservare la singola uscita modellistica, ma la media degli scenari attesi.

 

IlMeteo