Non ha l’acqua calda e cibo in casa. Non mangiava da almeno un giorno intero. Una ragazzina che frequenta una delle scuole medie di Udine non ha più retto. Con lo stomaco vuoto, costretta a farsi una doccia gelata prima di andare a scuola, ha avuto un calo di pressione ed è svenuta in classe, davanti ai compagni e al professore, sbigottiti. E’ intervenuto il personale di soccorso del 118 che l’ha soccorsa.
Non sarebbe, però, l’unico caso. Ci sono anche altri ragazzini di Udine che vivono in case dove non c’è il riscaldamento oppure non viene acceso per risparmiare. O, ancora, che vivono in famiglie povere che non hanno soldi per comprare da mangiare e per permettersi di pagare i buoni della mensa a scuola.
Un numero di casi che è aumentato in questi ultimi anni, con la crisi economica. Situazioni che spesso vengono nascoste perché i genitori provano vergogna a chiedere aiuto, credendo di potercela comunque fare da soli.
Spesso, però, sono i loro figli a farne le spese, come la ragazzina svenuta in classe.
Le famiglie maggiormente disagiate sarebbero quelle straniere, ma ce ne sono anche di italiane. Un problema che si è notevolmente acuito con il diffondersi della crisi economica.
Riccardo Ghezzi
Udine, 16/12/2016