Commessa malata di cancro licenziata perché faceva “troppe assenze”

“Troppe” assenze (secondo il datore) dal posto di lavoro per combattere il cancro al seno che l’affliggeva: per questo motivo sarebbe stata licenziata una donna di 53 anni di Conegliano, in provincia di Treviso. E’ quanto riporta un articolo de La Tribuna di Treviso:

Dovendosi curare per un tumore, si è assentata dal lavoro. Per troppo tempo, secondo il datore di lavoro. E con la guarigione è arrivato anche il licenziamento. Ma la signora P.B., 53 anni ben portati, da oltre 15 anni impiegata in un punto vendita di un paese del circondario coneglianese, sotto l’albero di Natale potrebbe trovare una bella sorpresa.
Quando a fine ottobre la signora ha scoperto, dopo sei mesi di cure, che il tumore era sparito, è tornata sul posto di lavoro. E allora ha scoperto di essere stata licenziata. “Ai primi giorni di novembre arriva una raccomandata con la comunicazione che sono stati superati i fatidici 180 giorni di malattia che possono trovare copertura in un anno. La comunicazione si completa col relativo licenziamento”.

Gli strumenti per evitarlo non mancavano, visto che la signora aveva a disposizione ancora oltre un mese tra ferie e permessi non goduti durante l’anno, per ovvie ragioni, oltre all’aspettativa non retribuita che la lavoratrice poteva chiedere finiti i periodi di malattia.

Sulla situazione della donna, che faceva la commessa, si è attivata l’attenzione dell’assessore regionale al Lavoro Elena Donazzan, all’opera per cercare di far riassumere la donna, riporta sempre la Tribuna di Treviso.

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