MARCO, 50 ANNI, SI SPARA NEL SUO LOCALE: IL FIGLIO 14ENNE LO SCOPRE SU FACEBOOK

“Addio… Non ce la faccio più”: una breve frase, seguita da qualche emoticon triste e poi il silenzio. In questo modo Marco Favaro, cinquantenne gestore della pizzeria paninoteca “Al Settimo Cielo” a Zero Branco (Treviso), ha “salutato” i suoi amici su Facebook per poi puntare contro se stesso un’arma e premere il grilletto. Si è suicidato nel suo locale, seduto al tavolo dove, fino a un anno e mezzo fa, era solito mangiare insieme all’amata moglie, Morena Voltan, scomparsa nel giugno del 2015 per un tumore.

Chi lo conosceva bene – raccontano i quotidiani locali – dice che Favaro non si era mai ripreso dalla morte della madre dei suoi due figli. Quel post su Facebook ha immediatamente allarmato gli amici di Marco e qualcuno ha subito provveduto a chiamare i carabinieri. C’è anche chi ha detto di andarlo a cercare nei luoghi in cui andava con sua moglie quando erano fidanzati. E, dramma nel dramma, anche il figlio quattordicenne ha letto su Facebook quel post del padre e i primi commenti degli amici. “Sono tornato da scuola e non c’era”, scrive l’adolescente, che come tutti gli altri ha cercato anche con il social network qualche informazione per trovare suo padre.

Lascia un figlio di 14 anni e un altro di 6 – E alla fine lo stesso ragazzo, con una buona dose di coraggio, ha informato i suoi contatti virtuali: “Troppo tardi”. Favaro è stato trovato nella sala da pranzo della sua pizzeria. La corsa in ospedale è stata inutile. Il colpo di pistola nel locale che si era ritrovato a gestire da solo è stato fatale.