Sono giorni difficili per tutti, quelli odierni. Giorni di feste natalizie che si dovrebbero trascorrere serenamente in famiglia, e che invece le contingenze nazionali ed internazionali stanno funestando e rendendo amari, colmi di preoccupazioni.
E buona parte dell’ansia che sta avvelenando queste giornate agli italiani deriva dalla confusione, dall’incertezza del futuro, a volte dalla paura.
In questi momenti, quando tutto sembra girare vorticosamente in una nebbia che ci fa sentire precari ed indifesi, si sente veramente il bisogno di trovare punti di riferimento, si sente il bisogno di sedersi accanto ad una persona di cui possiamo fidarci, e che forte della sua esperienza potrà insegnarci come trovare stabilità nella nostra vita.
Mai come oggi gli italiani avrebbero bisogno non di effetti speciali e abili giocolieri delle chiacchiere, ma semplicemente di persone serie.
Sembrerà paradossale, ma il giovanilismo esasperato che ha pervaso gli ultimi tempi, specialmente nella politica nazionale, ha come portato finale, quasi come contrappasso, il bisogno di padri e nonni saggi.
Ed è con questo spirito che noi oggi vogliamo offrire ai nostri lettori un’intervista, davanti ad un virtuale caminetto, che non vuole né stupire, né sfavillare di luci fantasmagoriche, ma che invece vuole donare serenità, riflessione, conoscenza dei fatti e degli uomini: abbiamo l’onore di avere con noi un uomo delle Istituzioni, un grande servitore dello Stato, il Generale dei Carabinieri Mario Mori, che con la sua visione privilegiata delle cose della vita può aiutarci a trovare quel punto di riferimento che ci permetterà di affrontare con consapevolezza ed un pizzico di serenità in più il nostro cammino nella vita di tutti i giorni.
Il Generale Mario Mori è nato a Postumia, all’epoca cittadina italiana della Venezia Giulia, passata alla Jugoslavia nel 1947; oggi l’odierna Postojna appartiene alla Slovenia.
Mori, divenuto giovanissimo carabiniere, ha passato una vita intera al servizio delle istituzioni.