Italia, ora è terrore: Amri non soltanto a Milano. Il sospetto atroce della Polizia

Ogni giorno nuovi, e inquietanti, dettagli: Anis Amri, lo stragista di Berlino ucciso a Sesto San Giovanni, è stato a Roma in tre diversi appartamenti di altrettanti cittadini tunisini. Lo hanno confermato i suoi connazionali nel corso degli interrogatori con l’Antiterrorismo, secondo quanto scrive Il Sole 24 Ore. “Lo abbiamo ospitato prima della sua partenza in Germania”, hanno spiegato. Una circostanza che non fa altro che accrescere l’allarme: la rete di cui poteva disporre il terrorista islamico sembra sempre più estesa. È stato a Roma, è passato per Torino, per Milano e per Sesto San Giovanni. Inoltre, molti indizi spingono gli inquirenti a ritenere che volesse nascondersi in Sicilia. Insomma, mezza Italia è “coinvolta” negli spostamenti del terrorista, una dimostrazione del fatto che non possiamo dormire sonni tranquilli.

A questo si aggiunge che secondo quanto rivelato dalla tedesca Wdr, lo scorso 10 maggio “la polizia criminale del Nordreno-Vestfalia classifica Anis Amri come individuo pericoloso”. Una comunicazione che era stata girata anche alle autorità italiane. Insomma, i servizi tedeschi lo stavano cercando. Ora la Digos di Milano e il Bka, la polizia federale tedesca, sono al lavoro in tandem per ricostruire gli ultimi setti di vita del tunisino. L’obiettivo, fondamentale, è capire se Amri operasse all’interno di una cellula o come lupo solitario. Ma i suoi numerosi spostamenti fanno sospettare che si appoggiasse a profonde ramificazioni in Italia, il che potrebbe spiegare la sua presenza a Sesto San Giovanni, dove è stato neutralizzato.

Roma, 28 dicembre 2016
fonte liberoquotidiano