Alla fine è arrivata anche la confessione. Non era un segreto, gli inquirenti lo sapevano e la dinamica era chiara fin dall’inizio, ma mancava l’ultimo tassello. L’ammissione della madre di Gela, in provincia di Caltanissetta, che ha orribilmente ucciso le sue figlie di 7 e 9 anni. Alla fine è arrivata, con una svolta rispetto a quanto inizialmente emerso: “Ho ucciso le mie due bambine soffocandole con le mie mani. La candeggina non c’entra niente. L’ho usata per me perché volevo morire con loro, ma non ci sono riuscita”.
La candeggina quindi sarebbe stata ingerita solo dalla donna e non dalle due bambine, che sono state soffocate. Dopo aver bevuto il detersivo, la donna ha poi tentato di impiccarsi, ma è stata salvata dal marito rincasato.
Giuseppa Savatta, 41enne di Gela, ha confessato tra le lacrime davanti al procuratore, Fernando Asaro, e al “sostituto”, Monia Di Marco. E’ ancora piantonata in ospedale.
La madre autrice del duplice infanticidio ha rivelato che la situazione con il marito era difficile e le cose non andavano bene.
Ma a scatenare la furia omicida è stata la depressione che affligge la donna da anni.
“Ero – ha affermato – molto preoccupata per loro”. Riferendosi alle bambine. Le avrebbe uccise, quindi, per “proteggerle”.
Tra molti vuoti e “non ricordo bene”, nel quadro di uno stato psichico confuso, tra le lacrime la madre avrebbe detto ai magistrati che amava follemente le proprie figlie, Maria Sofia di 9 anni e Gaia di 7. Avrebbe voluto stare sempre con loro ma temeva di perderle.
Quelle bambine, purtroppo per loro, erano a casa per le vacanze natalizie. La madre ha approfittato di questo e, ancora in pigiama, le avrebbe abbracciate e strangolate, una dopo l’altra.
Poi avrebbe tentato di uccidersi vicino alle figlie, bevendo e versandosi addosso una notevole quantità di candeggina, per poi cercare d’impiccarsi nel bagno con il flessibile della doccia. Soltanto l’arrivo a casa del marito, Vincenzo Trainito di 48 anni, ingegnere e insegnante, le avrebbe impedito di uccidersi.
Riccardo Ghezzi
Caltanissetta, 30/12/2016