Se un terrorista dell’Isis compisse una strage in qualsiasi città italiana e scappasse armato, le forze dell’ordine non potrebbero fermarlo sparando. Non alle spalle, per lo meno. E non lo possono fare per legge, che invece obbliga ad una riflessione sulla legittimità di un eventuale intervento armato. La denuncia è di Gianni Tonelli, segretario del sindacato autonomo di polizia: “L’utilizzo delle armi è un argomento trattato in maniera complicata e molte volte in maniera irragionevole nel nostro ordinamento.”…….
Il quotidiano “La Verita” da evidenza alla notizia in prima pagina.
Leggi l’intero articolo scritto da Adriano Scianca.