Il termine “napoletani” sembra in questo caso utilizzato per identificare in maniera generica persone che cercano di truffare gli operatori di cassa, pagando di meno i prodotti acquistati. Un utilizzo evidentemente offensivo, al limite del razzismo. Una lettura differente dell’avviso – più improbabile – è che chi ha scritto il messaggio si volesse riferire a delle persone già note – da qui i “famosi napoletani” – e che hanno già tentato una truffa del genere: anche in questo caso non si sa perché riferirsi a loro in maniera generica come “napoletani” e non “truffatori”. Chissà che il responsabile del punto vendita in questione non voglia chiarire l’episodio.
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