Due anni dopo, a settembre 2015, la nomina a maggiore. Ma l’attività militare, portata avanti con impegno e passione, non rappresenta l’unico impegno di Micelotta, che è anche moglie e madre di una bambina. Tra l’altro proprio Micelotta ha voluto, insieme al Soroptimist Costa Etrusca, che all’interno della caserma di Cecina nascesse la “Stanza rosa”, un luogo per donne e bambini vittime di violenza.
Adesso la soddisfazione di rappresentare l’Italia alle Nazioni Unite. «Parlerò delle donne – termina il maggiore – e del fatto che si può arrivare a un cambiamento di mentalità soltanto uniti, uomini e donne».
Anna Cecchini
Il Tirreno