“Dal lato della spesa, anche sulla scorta della riforma della procedura di formazione del bilancio, si attuerà una nuova revisione della spesa. Le Amministrazioni centrali dello Stato contribuiranno al conseguimento degli obiettivi programmatici con almeno un miliardo di risparmi di spesa all’anno”. E’ quanto prevede il Def approvato dal Consiglio dei ministri. Nel testo si precisa che “tale contributo sarà oggetto del Dpcm previsto dalla nuova normativa”.
Scompare il calo dell’Irpef dal cronoprogramma delle riforme che il precedente governo puntava a realizzare entro la legislatura. Il nuovo programma nazionale delle riforme indica ora come ”cruciale il taglio del cuneo fiscale per ridurre il costo del lavoro e aumentare parallelamente il reddito disponibile dei lavoratori”. E’ quanto emerge da un confronto dei documenti di bilancio 2016-17. Per il governo ”rimane fermo l’impegno a proseguire, compatibilmente con gli obiettivi di bilancio, il processo di riduzione del carico fiscale che grava sui redditi delle famiglie e delle imprese”.
Ue, strada giusta ma servirà risanamento deciso – “Gli sforzi del Governo italiano vanno nella giusta direzione, l’Italia sta facendo grandi sforzi per tenere il deficit sotto controllo, ma nel medio-lungo termine ha bisogno di consolidare decisamente i suoi conti pubblici e specialmente il suo enorme debito per salvare se stessa e l’Unione monetaria”. E’ quanto ribadisce la Commissione Ue, citando un passaggio dell’intervista del presidente Jean Claude Juncker a Repubblica.
Boccia,”passo avanti, ma è manovrina” – “È manovra che fa un altro passo avanti. La politica economica di un paese è fatta di tanti piccoli passi. Questo è sicuramente un altro passo avanti, ma è una manovrina e proprio per definizione di termini non avevamo aspettative rilevanti”. Così risponde all’ANSA il Presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, sulla manovra approvata ieri dal consiglio dei ministri.