È un pugno in pieno volto, per i cittadini veneti accusati di eccesso colposo di legittima difesa o di omicidio colposo, la bocciatura da parte della Consulta del fondo istituito dalla Regione in loro difesa per sostenere parte delle spese legali. La Corte Costituzionale ha deciso che l’ iniziativa della giunta guidata dal legista Luca Zaia è illegittima. E così, chi ha opposto o opporrà resistenza a ladri e criminali vari per non farsi derubare del frutto del proprio lavoro o per difendere se stesso e la propria famiglia, nell’ ipotesi che finisca sotto processo dovrà continuare a sganciare un sacco di quattrini senza la possibilità di alcun sostegno da parte delle istituzioni.
Graziano Stacchio, il benzinaio vicentino di Ponte di Nanto che a febbraio 2015 era stato indagato per eccesso colposo di legittima difesa per aver ucciso con un colpo di fucile un bandito mentre con altri quattro complici stava assaltando una gioielleria dall’ altra parte della strada, per difendersi ha dovuto sganciare 30 mila euro.
E il suo caso, fortunatamente, è stato archiviato prima di finire in un’ aula di tribunale, altrimenti all’ incertezza dell’ esito del processo si sarebbe aggiunta la certezza di un ulteriore salasso economico. Come è stato per Franco Birolo, 51 anni, il tabaccaio di Correzzola – in provincia di Padova – che la notte del 24 aprile 2012 uccise con un colpo di pistola Igor Ursu, il bandito moldavo che si introdusse nel suo negozio, collegato all’ abitazione da una rampa di scale.