Addio a Vito Acconci, pioniere contemporaneo. Muore un gigante dell’arte e dell’architettura

Pioniere del video e della performance, innovatore e visionario nel campo dell’architettura e dell’arte pubblica, Vito Acconci è uno dei più grandi artisti del Novecento. Scomparso oggi, 28 aprile 2017, all’età di 77 anni.

Perdita immensa per l’arte contemporanea internazionale. Se ne va, all’età di 77 anni, uno dei più grandi innovatori nell’ambito della ricerca visiva, della performance, dell’architettura e dell’arte pubblica. Vito Acconci (1940, The Bronx, New York) è morto oggi, 28 aprile 2017, come confermato da un suo stretto collaboratore, secondo il sito Artnews: “Il fallimento corporeo di Acconci, un artista il che sul corpo e sui suoi fallimenti ha lavorato, arriva troppo presto“.

Parole che sono già un doloroso omaggio al senso del lavoro e alla statura intellettuale di un artista geniale, complesso, fuori dai generi e dalle classificazioni. Pioniere e sperimentatore, per vocazione. Sempre in cerca, inquieto, allergico alle mode e in posizione critica rispetto allo spirito e alle estetiche del tempo. Rivoluzionario mezzo secolo fa, a scontrarsi con i codici del sistema politico-culturale, e insofferente ancora oggi: un pesce fuor d’acqua tra le mollezze di un periodo storico così distante rispetto alle battaglie radicali di una volta.
In un’intervista che aveva rilasciato ad Artribune, nel 2014, diceva: “Fare performance, oggi, non ha più senso. Non serve a nulla e non capisco le ragioni di chi le fa. Non posso farti alcun nome perché non conosco nessuno. Ignoro totalmente l’arte di questi giorni”. E ancora: l’arte oggi “è diventata un business per pochi, roba da ricchi. A me interessa essere al centro di qualcosa, e con l’arte non è più possibile, mentre invece è qualcosa che può accadere facendo architettura e design. Creando nuovi spazi architettonici riesci ad arrivare a tutti”.