Quindi il pensiero della giovane donna rivolto direttamente a chi ha partecipato agli scontri: «Dovete pensare che quando fate queste cose, davanti ai poliziotti con cui vi scontrate non ci sono infami come credete voi, ma uomini, padri di famiglia. Vergognatevi». Il messaggio si chiude con la “restituzione” di un’offesa. Al mattino la ragazza ha quindi inviato la foto in cui mostra la camicia indossata lunedì sera dal papà, visibilmente danneggiata dalla bomba carta e macchiata di sangue.
La guerriglia che si è scatenata durante le manifestazioni pro e contro lo ius soli ha coinvolto esponenti dei centri sociali da una parte e polizia dall’altra: gli agenti hanno caricato i manifestanti quando questi dal sit in autorizzato in piazza Insurrezione hanno deciso di dirigersi verso il sit in di Forza Nuova e Fronte Skinhead in piazza Antenore. Da un furgone sono stati scaricati scudi in plexigas con rinforzi in metallo, bombe carta e caschi. Lo scontro, evidentemente, se non programmato come da più parti si accusa, sicuramente era stato messo nel conto.
mattino di padova