Sparò per salvare il collega, Carabiniere rischia 6 anni per “eccesso di legittima difesa”

Il maresciallo Pecoraro, temendo per la vita del collega, spara prima 3 colpi in aria e poi, vedendo che Guerra non si ferma, uno diretto al corpo del fuggitivo, che muore sul colpo.

Nel corso della vicenda giudiziaria che ne è scaturita, il militare eccepisce la legittima difesa, ma per il sostituto procuratore è omicidio volontario.

Dopo l’interrogatorio, il procuratore cambia idea e modifica l’imputazione in eccesso colposo di legittima difesa. Secondo il procuratore, Pegoraro avrebbe potuto “neutralizzare la condotta violenta buttandosi su di lui, colpendolo con un calcio o con il calcio della pistola”. Intanto il maresciallo rischia sei anni di carcere: il processo inizierà il 28 gennaio presso il tribunale di Rovigo.

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