La vittima è ricoverata in Rianimazione dopo essere stata colpita ripetutamente da un 29enne. Dieci giorni fa l’agente era intervenuto per sedare un litigio e stava per fare rapporto
FOGGIA – Un agente di polizia penitenziaria è rimasto gravemente ferito nel carcere di Foggia dopo essere stato aggredito e colpito alla testa con uno sgabello da un detenuto. E’ stato ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Foggia ed è in gravi condizioni dopo essere stato colpito ripetutamente. Lo rende noto un comunicato del sindacato Cosp.
La vittima – informa la nota – è un assistente capo della polizia penitenziaria di 50 anni. L’agente è stato aggredito e ferito da un detenuto che gli si è scagliato contro. L’autore dell’aggressione, un 29enne di Foggia, era rinchiuso nella casa circondariale a seguito di condanne per rapina aggravata, ricettazione, e maltrattamenti in famiglia. Il ferito è stato trasportato con un’ambulanza del 118 agli Ospedali Riuniti di Foggia, dove è stato ricoverato in prognosi riservata.
“La situazione in cui versano i 208 penitenziari italiani a fronte di una popolazione carceraria di 58mila reclusi – rimarca il segretario generale nazionale del Cosp, Domenico Mastrulli – sta diventando sempre più ingovernabili. A Foggia ci sono 535 detenuti contro una capienza di solo 310 persone, con un personale di polizia carente di oltre un centinaio di unità”.
Una decina di giorni fa il poliziotto era intervenuto per sedare un violento litigio tra due detenuti relazionando poi sull’accaduto malgrado gli stessi protagonisti della vicenda lo avessero invitato a far finta di nulla: questa sarebbe la causa dell’aggressione nella ricostruzione fatta dal segretario generale del Sappe, Federico Pilagatti.