Sulla pagina Facebook “Giente Honesta” si riversa la rabbia dei social. Una critica a giornalisti si trasforma nel tiro al bersaglio a Peppina
Sono un po’ la fogna e un po’ l’attrazione dei social network. Un cestino in cui convivono ironia, frivolezza e insulti.
Su Facebook esistono gruppi composti da centinaia di migliaia di persone, intitolati nei modi più bizzarri possibile e che finiscono col diventare una piattaforma franca in cui tutto è ammesso e (quasi) tutto è lecito.
Alcuni li conosciamo bene. Sono i gruppi in cui si è diffusa la Bibbia 2.0, l’enorme archivio pedo-pornografico formato da migliaia di fotografie rubate a ignare ragazzine, inconsapevoli che i loro scatti intimi fossero stati catalogati, raggruppati in cartelle e condivisi di profilo in profilo. Pastorizia Never Dies, Sesso Droga e Pastorizia, Welcome to Favelas. Ne nascono ogni giorno a centinaia, impossibile farne un censimento.