Latina sta con l’avvocato: “Stop furti, altro che cella gli va data una medaglia”

Solidarietà zero per la famiglia del morto, Domenico Bardi, il 40enne napoletano colpito da due proiettili mentre scendeva dalla scala appoggiata al balcone dell’appartamento che aveva svaligiato. Ieri la madre e il fratello sono tornati a Latina e sono andati in procura e hanno nominato un legale, l’avvocato Elvira De Leo, e un consulente medico legale per l’autopsia che si terrà domani.

Non ci sono ancora conferme alle indiscrezioni secondo cui i due complici di Bardi sarebbero stati identificati. Nel pomeriggio di ieri la polizia è tornata nel giardino condominiale di via Palermo 60 portando una scala simile a quella usata dai ladri per entrare nell’appartamento al primo piano e ha ricostruito passo per passo ciò che sarebbe successo, cercando riscontri alla tesi difensiva, una reazione d’impeto, con spari rivolti verso l’alto che accidentalmente hanno colpito il ladro. L’avvocato 47enne in ogni caso, al momento resta indagato per omicidio volontario. Per ora le uniche indicazioni arrivano dallo stesso Francesco Palumbo, che dopo aver sparato dodici colpi, tre dei quali piantati nelle mura della palazzina e due a segno nella schiena di Bardi.

È rimasto in uno stato di prostrazione, ha raccontato, e sono stati gli abitanti di una palazzina vicina a chiamare il 112. «Potete immagine come stia mio figlio», si è limitato a dire il papà Bernardino, anche lui avvocato. Mentre la polizia faceva i rilievi nel giardino è piombata trafelata e furiosa una vicina di casa il cui allarme perimetrale era scattata: «Chi è entrato nel giardino?», ha urlato. A via Palermo si vive così.

Il Giornale