Falsi rimborsi spese. Per oltre un anno e mezzo si sarebbe approfittato in qualche modo della sua amministrazione, dell’Arma dei Carabinieri, facendosi rimborsare e anticipare somme per missioni “fantasma” nella capitale e alle quali doveva partecipare in qualità di delegato di rappresentanza militare, una sorta di sindacato interno alle forze armate
Falsi rimborsi spese per 50 mila euro, arrestato carabiniere
Gravissimo episodio quello che ha visto coinvolto un Carabiniere siciliano. L’accusa è di aver gonfiato gli importi di alcuni rimborsi spese per trasferte a Roma, città nella quale si recava spesso per impegni presi con la propria rappresentanza militare. Secondo fonti giornalistiche il militare avrebbe intascato, tra rimborsi e missioni, quasi mille euro in più a settimana.
L’appuntato, questo il suo grado, era infatti un delegato Cocer (Comitato centrale di rappresentanza) per la Sicilia.
Secondo quanto riportato dal Fatto Quotidiano, l’indagine sarebbe nata da un’inchiesta aperta a causa di una rapina subita da alcuni vigilanti privati che in seguito il Carabiniere stesso avrebbe fatto dimettere.
“La denuncia presentata dai vigilanti non ha convinto gli inquirenti che hanno cominciato una serie di attività di intercettazioni e pedinamenti” riporta il Quotidiano.
Al 47enne appuntato dei Carabinieri sono stati concessi i domiciliari.