A questo lavoro rinunciano tutti. La panetteria che ha denunciato di non essere riuscita, dopo più di un mese, a trovare cinque figure professionali
Una storia emblematica. Succede in Italia: si aspettavano di ricevere centinaia di risposte
Una panetteria milanese offre lavoro. Non si presenta nessuno. Di nuovo la solita storia: il lavoro c’è, ma non tutti parrebbero volerlo svolgere.
Arriva in queste ore dalle pagine virtuali di Milano Today la storia di una panetteria
che non trova dipendenti per diverse mansioni. Dalla cassa alla panetteria, al laboratorio di pasticceria fino alla mansione di barista e addetto alle pulizie.
Succede tutto in un forno di Brera, una storia surreale raccontata da Linkiesta e Today
I curriculum arrivano, ma sembra che nessuno sia seriamente intenzionato a iniziare a lavorare.
“I problemi iniziano al colloquio“ spiega il proprietario dell’attività commerciale.
Secondo quanto riportato, un barista avrebbe rifiutato nel timore di perdere la
disoccupazione di ben 700 euro, mentre una cuoca avrebbe rifiutato l’affiancamento ad una dipendente già presente.
Ma non sarebbe un caso isolato. Il titolare denuncia infatti un’altra risposta paradossale
“io comincio da voi, ma aspetto la risposta alla domanda di disoccupazione. Se mi danno l’assegno, non vengo.”
Indovinate come è finita?
Un’altra candidata ancora avrebbe rifiutato per la distanza (“quindici minuti con i mezzi pubblici”)
A questo punto la domanda è lecita: visto questi rifiuti, di che contratti parliamo?
“Offriamo un impiego stabile, perché ci mettiamo tanto a formare i nostri addetti e non vogliamo ricominciare da capo ogni volta” ha spiegato il titolare al quotidiano online, che ha poi proseguito presentando alcuni dipendenti prevalentemente stranieri.
Che sia vero il detto che gli italiani, certi lavori non li vogliano più fare?
O peggio, che sia vero il detto gli italiani non hanno voglia di lavorare?