Ikea, mamma con figlio disabile licenziata perché non può lavorare alle 7 del mattino: i colleghi decidono di scioperare
Ikea, mamma con figlio disabile licenziata perché non può lavorare alle 7 del mattino “L’azienda ci ripensi”
Brutta storia quella che ci viene raccontata oggi da Leggo
Siamo a Milano, all’Ikea, dove una donna dipendente dell’azienda, per gravi difficoltà familiari chiede al gruppo svedese un cambio di orari.
Inizialmente trasferita, alla donna di nome Marica viene contestato l’orario precedente (con inizio alle 9 di mattina) e adottato nel nuovo reparto.
Fino alla scorsa settimana quando come un fulmine a ciel sereno, arriva il licenziamento per “essendo venuto meno il rapporto di fiducia con la lavoratrice”
in due occasioni nelle quali la donna si è presentata in orari diversi dal previsto.
In questo senso, Ikea è molto precisa “Ikea dà un segnale a tutti: se non rispetti gli orari, te ne vai” sintetizza il segretario milanese della Filcams Cgil, Marco Beretta
La storia finisce sui giornali e inizia la polemica, fino al tweet di Teresa Bellanova, viceministro allo Sviluppo economico e componente della segreteria nazionale del Partito democratico: “Spesso mi accusano di essere troppo di parte, assillante nella difesa dei diritti delle donne. Non credo sia così.
Sulla mia pelle ancora i segni di quanto sia difficile conciliare. Invito Ikea a ripensarci. Sono disponibile ad incontro con azienda e sindacati”
Ma la risposta di Ikea non si fa attendere “In merito alla situazione di Marica Ricutti, Ikea Italia comunica che sta svolgendo tutti gli approfondimenti utili a chiarire compiutamente gli sviluppi della vicenda” Ikea “vuole valutare al meglio tutti i particolari e le dinamiche relative alla lavoratrice oggetto della vicenda.
“Solo dopo aver completato questa analisi l’azienda commenterà le decisioni prese e le ragioni che ne sono alla base“, conclude il comunicato di Ikea Italia.
La vicenda riguarda il licenziamento di una dipendente, madre anche di un bambino disabile, per non aver rispettato i turni dei nuovi reparti ai quali era stata assegnata.