Siracusa, morte di Licia Gioia: per i periti del Gip potrebbe essere suicidio

Siracusa, scontro tra periti sulla morte del carabiniere Licia Gioia

Scontro tra periti sull’inchiesta relativa alla morte di Licia Gioia, il sottufficiale dei carabinieri del comando provinciale di Siracusa deceduto con un colpo di pistola alla testa

E’ stata una ricostruzione virtuale quella dei periti, nel tentativo di ricostruire gli ultimi attimi di vita di Licia Gioia, la donna dei Carabinieri

morta lo scorso 28 febbraio mnetre si trovava assieme al marito nella villa di contrada Isola.

Il marito, Francesco Ferrari, agente di polizia di 45 anni in servizio presso la Questura di Siracusa

La ricostruzione in 3D è stata voluta per cercare di capire se il maresciallo dei Carabinieri si sia suicidato, come inizialmente ipotizzato, oppure no.

 

 

Questa è stata la decisione dopo l’incidente probatorio

Questa è stata la decisione dopo l’incidente probatorio che si è tenuto oggi con i periti balistici nominati dal Gip Carmen Scapellato, i professori Alessio Plebe e Domenico Compagnini.

Se il consulente della Procura, si legge sul Giornale di Sicilia in edicola, ha sollevato perplessità sul comportamento del consorte, indagato per omicidio colposo,

il perito del gip, nella sua relazione, ha preso in considerazione l’ipotesi del poliziotto, per il quale Licia Gioia si è suicidata nonostante il suo tentativo di dissuaderla.

Secondo quanto riportato da SiracusaNews  “La posizione del capo della donna in seguito all’esplosione del primo colpo, sarebbe innaturale per un suicidio, ma

– in mancanza di altri elementi – potrebbe essere comunque compatibile con la versione fornita dall’uomo, unico presente quella notte.