Igor il russo, l’agente e il gesto da eroe: mentre moriva avvisò i rinforzi

Iniziano ad emergere i primi dettagli dopo la cattura di Igor il russo

Il killer di Budrio, il duro, la bestia, il criminale, nascosto per mesi e sfuggito alle forze dell’ordine italiane e di mezza europa

Una domanda ancora aleggia: chi è davvero Norbert Feher?

Secondo il Giornale, che cita l’addestramento al combattimento del killer, ci sarebbe il fatto che nella sparatoria in cui sono stati uccisi i poliziotti spagnoli, Igor ha sparato mirando lì dove sapeva di dover colpire.


Josè Luis Iranzo, il civile morto assieme ai poliziotti, è invece stato colpito da una pallottola al cuore.

I due agenti della Gurdia Civil del distaccamento di Alcaniz dedicata ad indagini sui furti nell’ambiente rurale come sappiamo indossavano il giubbotto anti-proiettile.

Il killer di budrio ha sparato al basso ventre, al collo e all’inguine.
Sapeva dove colpire. Conosceva la parti scoperte dei suoi avversari.

E mentre, sempre secondo le informazioni fornite dal Giornale, il pastore potrebbe essere deceduto quasi sul colpo, i due agenti avrebbero perso la vita per dissanguamento.

Uno dei due però, come rivela invece il Corriere, poco prima di morire è riuscito a estrarre il telefonino e a dare l’allarme.

Proprio grazie a quella chiamata sono scattati immediatamente i posti di blocco che hanno costretto il serbo a girare per lungo tempo in circolo con il pick-up rubato (insieme alle pistole) alle sue vittime.