“Mamma, uccidimi, ti prego”. Bimbo autistico di 8 anni tenta il suicidio con le forbici

“Mamma, uccidimi, ti prego”. Bimbo autistico di 8 anni tenta il suicidio con le forbici

“Vorrei che mamma mi uccidesse”. “Desidero bruciare vivo”. “Vorrei essere in un cimitero”.

Sono solo alcune delle tremende frasi pronunciate da un piccolo di solo otto anni

“Vorrei essere in un cimitero”. Questo è il racconto di una famiglia alle prese con un bambino autistico, il piccolo Jack.

A confidarsi è la mamma, 43enne di Liverpool

Kerry Linnell, questo il suo nome ha spiegato di aver portato suo figlio in un ospedale specializzato, dopo che aveva già manifestato i primi preoccupanti episodi di autolesionismo seguiti, pare, da veri e propri tentativi di togliersi la vita.

I medici, riporta però FanPage, in quell’occasione erano stati costretti a respingerla.

“Mi hanno detto che non c’erano letti disponibili nell’unità specialistica di salute mentale. Nonostante ciò, concordavano sul fatto che si trovasse in grave pericolo”.

Jack è stato così portato in un altro reparto dell’ospedale, dove è rimasto in cura per diverse settimane.

 

 

Jack mi ha fatto trovare dei bigliettini nei quali mi fa capire che vorrebbe essere ucciso da me. Mi scrive: ‘perché sono una persona così cattiva?” e ‘tutti si dimenticano di me’.

Spesso mi chiede perché non ha amici e una volta ha scritto che vorrebbe essere messo sotto terra al cimitero.

Col tempo che passa diventa più grande e si rende conto di quanto sia diverso il mondo per lui, e questo lo fa sentire in qualche modo una brutta persona

La terribile storia raccontata dai media inglesi e riportata anche in Italia ha portato alla creazione di una pagina Facebook

intitolata ‘Justice for Jacko’ e ad una petizione per chiedere più posti letto negli ospedali per i bambini con problemi di salute mentale.

In precedenza – si legge sul sito Fanpage – alcuni calciatori del Liverpool FC hanno visitato Jack, che tifa per l’Everton, l’altra squadra di calcio in città”