Condannato a un anno e 8 mesi per resistenza l’uomo che ha ucciso il cane del figlio gettandolo dal 7 piano
L’uomo di 44 anni che nelle scorse ore aveva fatto parlare tanto per il terribile gesto, uccidendo la cagnolina del figlio 12enne lanciandola dal settimo piano di un palazzo, è stato arrestato, e successivamente condannato a un anno e otto mesi, al momento solo per resistenza ai poliziotti.
Nulla si sa invece su eventuali provvedimenti per la crudeltà sulla femmina di Jack Russel a cui ha tolto la vita
Ma l’Askanews annuncia che L’Ente Nazionale Protezione Animali è pronto a costituirsi parte civile contro il 44enne che nel pomeriggio ha ucciso la cagnolina del figlio, lanciandola dal settimo piano.
Per questo, l’associazione ha già dato mandato al proprio ufficio legale di agire nei confronti dell’animalicida.
Al contempo, Enpa esprime in una nota grande preoccupazione per la sorte di un altro cagnolino, sempre un jack russell, che secondo quanto riferito da fonti di stampa, viveva in quella casa.
L’associazione chiede alle autorità competenti di fare il possibile per garantire l’incolumità dell’animale “sopravvissuto”. «Siamo scioccati per quanto accaduto alla povera jack russel. Ci troviamo in presenza di un gesto inqualificabile che ripugna la coscienza di tutti noi.
Un gesto che – spiega Carla Rocchi, presidente nazionale di Enpa nonché responsabile della Sezione Enpa di Roma – evidenzia da parte dell’animalicida un’indole doppiamente crudele.
Crudele nei confronti dell’animale, perché mi chiedo come si possa gettare dalla finestra un altro essere vivente, quasi stesse scuotendo le briciole da una tovaglia; crudele nei confronti del figlio adolescente che si è visto uccidere il cane, al quale era legatissimo, da suo padre.
Una violenza che, purtroppo, segnerà per sempre il ragazzo». “Ma le parole che l’uomo avrebbe pronucianto agli agenti della polizia accorsi sul posto – “ste pagliacciate per un cane” – dimostrano che in vasti settori della nostra società esistono profonde sacche di intollerenza e di inciviltà.