Aggirandosi in queste settimane per i boschi del Trapanese, oltre a sperimentare la bellezza della Natura e ad assaporarne profumi e colori, non è infrequente imbattersi anche nei bersaglieri del 6° Reggimento di stanza alla caserma “Giannettino” di Trapani. Ne parla Ornella Fulco su TrapaniOggi
Dalla Riserva naturale dello Zingaro, a Montagna Grande, alla Montagna di Erice e altri luoghi, le pattuglie di ricognizione dei fanti piumati costituiscono un incontro piacevole e un pizzico inconsueto per chi ha voglia di vivere, oltre alla più tradizionale dimensione delle spiagge e del mare di questa parte di Sicilia, anche l’aspetto legato ai boschi, alla flora e alla fauna.
I bersaglieri hanno di recente svolto a Martogna e, più in generale, svolgono attività addestrativa anche in ambiente montano e boschivo per mantenere il livello di competenze necessario ai compiti a cui sono chiamati: dalle operazioni internazionali, al supporto alle forze dell’ordine, a quello alle popolazioni in caso di calamità naturali.
La loro presenza si inserisce adesso anche in un più ampio contesto, quello della prevenzione e della lotta agli incendi.
Una attività recentemente promossa dal prefetto di Trapani, Darco Pellos. La Prefettura, infatti, nell’ambito delle proprie attribuzioni riguardanti il monitoraggio dello stato di “salute” del territorio – da diversi punti di vista – ha incontrato e lavora con tutti i soggetti istituzionali a vario titolo coinvolti sul tema per incrementarne la sinergia;
un aspetto fondamentale, quello della collaborazione, per fronteggiare efficacemente gli incendi boschivi e avere una esatta cognizione di tutte le risorse disponibili.
In questo ambito, quindi, la presenza attiva dei bersaglieri di Trapani costituisce un deterrente per i malintenzionati – è da ricordare che la maggior parte degli incendi è di natura dolosa – e i fanti piumati contribuiscono a preservare il patrimonio “verde” della provincia di Trapani e a segnalare, se necessario, alle forze dell’ordine eventuali circostanze sospette o vere e proprie azioni illegali